giovedì 3 ottobre 2013

IL METODO RUFFINI E DINTORNI
Amici "per la pelle"


Oggi sono seduto sul bordo..  sul limitar di me.

L'abisso bacia la mia fronte, ma dove mi trovo ?

Dove sono ?

Semplice, siedo placido sulla la mia pelle, capolinea sensoriale, l'ultima barriera prima di essere il TUTTO che ci attornia e permea costantemente.

Contemplo il confine tra noi e il mondo esterno.
Sembra imponente, eppure parliamo di un millimetro di tessuto epiteliale.

Fuori... da quel millimetro saremmo all'esterno del nostro comune mondo percettivo, fuori di noi, o "come terrazzi" direbbero in Tuscia.

La pelle non è solo una sacca che contiene una persona, ma altro, molto più.

Essa riflette, per molti versi, la persona stessa, con i suoi segni, le cicatrici ed i marchi di Kronos, il tempo, che ci racconta silenziosamente la nostra storia.

Da tempo si usa dire, amici per la pelle, uniti fino alla fine, la fine del confine, l'unico limite tra noi e gli altri, tra noi e noi altri.

Da qui, ecco l'innato desiderio di trattarla con cura e la nascita delle prime forme di trucco.
Vi dico solo che....  "Semiramide, bellissima regina dell'Assiria, faceva il bagno nella birra per rendere fresca ed elastica la sua pelle.. "
...o per evitare "squamature" !? :)

La pelle è ciò che il mondo vede di noi, almeno, dove ad essa è permesso concedersi.
Oppure dove se lo concede SphaeraLux, che di confini e divieti ne sa ben poco..