venerdì 7 agosto 2009

CONTROMISURE:
SIGNORAGGIO
Il Progetto SCEC

Pensavo ad anomalie come il SIGNORAGGIO ed il DEBITO PUBBLICO e mi chiedevo se vi fosse cura per una socio patologia di queste dimensioni.

Spulciando qua e la per il pianeta mi sono imbattuto in questo progetto che potrebbe alleviare le ferite lasciate da questa crisi assistita ed annunciata agli albori del nuovo millennio..

Possibile soluzione: Il Progetto SCEC

Foto tratta da http://cms.arcipelagoscec.net

Sono anni, ormai, che sento la gente lamentarsi delle banche, del debito pubblico, la sparizione della sovranità monetaria, ma poi il discorso finisce lì, nessuno conosce la soluzione e men che meno ne propone alcuna.

Chiedendo in giro, molte persone rispondono con frasi come "Che cosa possiamo fare ?" oppure "Questo è un problema insormontabile !!" ma siamo proprio sicuri che lo sia ?

Ammesso ma non concesso che il denaro sia vitale per l'esistenza umana, cosa che credo falsa nella maniera più totale, se proprio non possiamo fare a meno della comodità che ci offre, vediamo almeno come poterne limitarne il potere autodistruttivo, esercitato sulla nostra socio-cultura.
Parlando o chattando con chi la crisi l'ha conosciuta davvero e ben prima di noi, mi sono chiesto come abbiano fatto in Argentina ad uscire dal baratro economico creato dai loro "governanti". Dalle mie conversazioni e spulciano internet è emerso che il fattore più importante, che ha permesso al popolo Argentino di risalire la china, è stata la SOLIDARIETA' e l'utilizzo di MONETE LOCALI SOLIDALI.

Le monete locali non sono un'idea così folle, pensateci, quanto volte spendete i vostri soldi, fuori dalla provincia o regione in cui vivete ?

Sicuramente oltre alle monete locali deve coesistere una forma di scambio nazionale e quindi continentale, ma per l'80% della vostra vita, potreste vivere più che comodamente anche solo con una moneta locale.
Certo, a meno che vi piaccia pagare il latte, che acquistate nel negozio sotto casa, utilizzando dollari, sterline o meglio titoli tossici.
Come spiegato nel mio articolo inerente al SIGNORAGGIO l'euro così com'è è una moneta che genera debito pubblico, ovvero, ogni euro che qualcuno mette in banca o che viene stampato, genera un certo quantitativo di interesse su di esso, che va ad ingrandire il debito pubblico.

A parte la follia in sé della cosa, che prima o poi debelleremo con le buone o le cattive, oggi come oggi vi sono valide alternative a questo scempio socio-economico, chiamato valuta nazionale che in realtà di nazionale ha ben poco.

Da pochi anni, infatti, noto con piacere la nascita di monete locali alternative o parallele all'Euro, oggi vi parlerò dell'interessante PROGETTO SCEC la cui filosofia, si basa sullo stravolgimento della parola DENARO, che tramite un semplice anagramma può mutare in DONARE.

Ma come Ubi ?
Le banche ci stanno lasciando in mutande e tu ci proponi un indovinello per bambini ?
No ragazzi, lo SCEC potrebbe divenire un potente mezzo per contrastare l'indisturbata sovranità, di sua mostruosità il DENARO..
Cito direttamente la pagina che mostra la Filosfia dello SCEC:

"Da un’economia che sul DENARO ha fondato da millenni il suo potere, caricandolo di significati di sopraffazione, egoismo, avidità, schiavitù, si può passare solo attraverso questo semplice spostamento, nella economia del DONARE dove ciascuno fa un piccolo passo indietro e mette l’IO dietro al NOI. Dove un piccolo dono rende florida e abbondante una comunità."

In breve SCEC significa "Solidarietà ChE Cammina" e sta ad indicare un atto di solidarietà.
Questa solidarietà, deve arrivare, in primis, dai commercianti ed in generale da tutti coloro che sono in grado di fornire merci o servizi.

I Buoni SCEC vengono stampati e posti in circolazione da ArcipelagoSCEC. La loro gestione viene delegata ad Associazioni locali che aderiscono all'Arcipelago SCEC.La distribuzione di questi buoni è gratuita agli iscritti e alle famiglie. ( Nota: Ad ogni distribuzione viene chiesto unicamente un contributo libero, utile a pareggiare le spese di stampa, non certo come per l'Euro e le banche ).

I Buoni Locali SCEC danno diritto a poter pagare, in SCEC, una porzione del prezzo delle merci e dei servizi offerti dalle imprese, professionisti, produttori agricoli, artigiani, aderenti al circuito.

Uno SCEC ha un rapporto 1:1 con l’euro, ma non è convertibile, cioè per uno SCEC nessuno vi darà un EURO e viceversa.
Gli SCEC sono utilizzati dall’ Arcipelago SCEC per ricreare le economie locali non basate sullo sfruttamento delle risorse e del territorio.

Gli ideatori del progetto sono convinti che si debba ripartire da comunità sociali ed economia locali, per risanare la nostra socio-cultura e perchè no, anche la nostra economia.

Solo ritornando a servire ideali appartenenti alla nostra cultura contadina, sarà possibile tornare alla nostra originaria saggezza e sanare il nostro rapporto con la natura, altro che Verdi e certi ambigui gruppi idi meta-ambientalisti, qui si parla di gente che sta facendo davvero qualcosa di concreto.

L'emissione dello SCEC Viene eseguita da ArcipelagoSCEC, che è il coordinamento nazionale di tutte le “Isole” regionali che lavorano sul territorio, in base a criteri condivisi e trasparenti, che si trovano nel Regolamento di Gestione.
I Buoni SCEC danno diritto ad una riduzione di prezzo medio del 20% (dal 10% fino al 30%, ma tra privati nulla vieta che si possa arrivare fino al 100% !!! ) sui prezzi praticati, ma ogni esercente e chiunque sia in grado di offrire una prestazione o un servizio sceglie, comunicandola all’associazione ed esponendola nel proprio esercizio, la percentuale da applicare.

La quantità di SCEC distribuita inizialmente, attualmente è di 100 Buoni locali per ogni iscritto, ma man mano che il circuito, degli aderenti al progetto, si espanderà e la circolazione degli SCEC sarà avviata, la loro distribuzione diverrà costante nel tempo e con frequenza mensile.

Sotto i vari tagli dei Buoni Locali SCEC


Foto tratta da http://cms.arcipelagoscec.net

La cosa più originale, intelligente ed invitante è che l'Arcipelago distribuirà SCEC anche in caso di comportamenti socialmente virtuosi quali: raccolta differenziate, assistenza a domicilio o altre attività che potrebbero essere concertate con gli enti locali.

Vi invito alla lettura della sezione Domande e Risposte sullo SCEC, dove potrete sapere tutto di tutto di questo coraggioso progetto.

Complimenti agli ideatori e IN BOCCA AL LUPO !!

Che ne pensate allora ?
Avete già contattato l'ArcipelagoSCEC della vostra regione ?

No ? Cosa aspettate !?

La vita è un film dove il finale lo decidete voi e questo, è un futuro possibile ma che dovete costruire voi !!

Questa gente si sta battendo, per inviarvi SCEC gratuitamente, o all'irrisorio costo della loro stampa, più di così cosa volete ?

Non siete convinti ?
Pensate che dietro ci sia qualche fregatura ?

Reputate l'intero progetto una cavolata ?

Bene, siamo liberissimi di continuare a farci sfruttare da Mangiafuoco e l'odierno sistema monetario internazionale ma, occhio alle orecchie, inizia a vedersi che sono da asino.

Quindi fate ciò che volete, ma per favore, smettiamola di lagnarci che non si può fare nulla e che tanto non cambia mai niente o che siete schiavi di un sistema che in realtà, altro non è se non noi stessi !!

Ma anche qui, perchè dello SCEC non ne parla la rete nazionale ?

Perché il governo di turno, non fa pubblicità gratuita a questo tipo di associazioni 

ed iniziative ?

Pensateci, eppure il governo dovrebbe utilizzare ogni mezzo possibile per aiutarci durante questa crisi planetaria...


Meditate gente,
meditate.. ma non troppo !!

Un amico fidato, mi ha segnalato anche il sito del PRIMIS - Programma per la Riforma Monetaria Italiana, dategli un occhio è roba forte.

Ciao.
Ubi Morazzoni.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Al sindaco del mio paesiello, tra l'altro, ho fatto una proposta.
Si istituisce una banca del tempo.
Chi aderisce fa un deposito in ore di lavoro. Diciamo tre per cominciare.
Poi si comincia a giocare.
Il tuo contributo lo puoi riscuotere in ore di lavoro inferiori (e rimani in credito) pari, o superiori(e hai un debito) e così via.
Oppure
In moneta locale. In talleri di Paperopoli per esempio (io sono Paperino), da spendere localmente presso gli esercizi affiliati o per pagarci servizi erogati dalla banca del tempo.
Insomma il criterio era convertire il tempo in moneta.
Ah dimenticavo, anche il Comune avrebbe dovuto essere correntista della banca del tempo, così se io e mio cugino Paperoga avessimo voluto per ipotesi occuparci del verde pubblico il comune forse non l'avrebbe appaltato alla solita azienda fantasma.
I vecchietti che coltivano gli orti poi, già facevano i salti di gioia.

Mi sono beccato una pernacchia istituzionale.
E me la sono meritata.

3thdegree

Umberto Morazzoni ha detto...

No 3thDegree non te la sei meritata, è doveroso, tentare almeno una volta con il dialogo civile non credi ?

Io ritenterei, come noti, oggi ti parla e ascolta più gente di ieri e domani ?

Domani, ti assicuro personalmente che ti ascolteranno.. solo questione di tempo.

Ciao.
Ubi.

Umberto Morazzoni ha detto...

Comunque 3ThDegree, altre soluzioni arriveranno. La tu ainiziativa è lodevole e se desideri verrà integrata nei prossimi suggerimenti.

MA secondo te, il gioco dei timbri, cosa può produrre o a cosa può portare oltre che alla consapevolezza del problema singoraggio ?

Ciao.
Ubi.

Anonimo ha detto...

Il giochetto dei timbri è essenzialmente di complemento alla divulgazione.

Diciamo che Bonaventura e Cipputi per una volta insieme si trovino per le mani per due o tre volte una banconota timbrata.
Il primo passo è la curiosità. Se la curiosità poi diventa consapevolezza la schiera degli amici si infoltisce. E spezzare un mazzo diventa più difficile che rompere un fuscello.
Magari alternative alla moneta unica potrebbero espandersi oppure si potrebbero tesaurizzare esperienze di vero credito come lo Jahre Arbeit Kapital in Scandinavia. Chissà...si dice che gli italiani siano pieni di fantasia.

Invece ciò che credo per davvero è che se le banconote timbrate saranno un numero sufficiente gli istituti di credito provvederanno, nella migliore delle ipotesi, a ritirarle dal corso e sostituirle con altre vergini.

3thdegree

Anonimo ha detto...

Il punto cmq è svincolare il concetto di moneta da quello di ricchezza.
Una moneta c'è già ma dovrebbe essere popolare e di credito non di debito.

3thdegree

Umberto Morazzoni ha detto...

Lo sarà, stanne certo.
Nessuno può obbligarci a far parte di questo assurdo gioco ancora per molto.

Offriremo a questi signori un dignitoso modo per andarsene fuori dalle balle, con le buone o con le cattive, in maniera da poterli confinare su qualche isola o territorio in cui possano continuare, quanto desiderano, a giocare da soli al loro bel giochino che ormai non diverte più nessuno.

Ciao.
Ubi.

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